martedì 29 marzo 2011

1^E: I ragazzi della via PAL-estro

Noi siamo la 1^E del liceo scientifico G. Aselli di Cremona e ora vi chiederete:
Perché vi siete iscritti ?
Di cosa parlerete in questo blog?
Come avete organizzato il lavoro?
Di risposte esatte non ce ne sono, ma grazie a questa esperienza abbiamo aumentato il nostro lavoro di squadra, proprio come un’equipe di polizia.
Dopo qualche titubanza iniziale ci siamo concentrati, ci siamo abbottonati l’uniforme e siamo entrati in azione.
Prima di tutto abbiamo spedito una e-mail alla polizia della nostra città, Cremona, e un nostro “collega” della polizia postale e delle comunicazioni ci ha chiarito le idee e abbiamo iniziato l’arruolamento.
Dopo di che abbiamo scelto di che cosa parlare e il nostro estro ha preso il sopravvento e da varie fonti abbiamo ottenuto alcune informazioni sui rami meno noti della polizia di stato.
Ci siamo divisi in più gruppi che hanno sviluppato due rami ciascuno e grazie ad un mitico webmaster e alla nostra prof. Silvana Donzelli siamo pronti.
Ora  sì che siamo veri agenti di polizia!

POLIZIA DELLE SCOMMESSE

La polizia dei giochi e delle scommesse è un settore investigativo nato nel 2002, per contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nell’ambito dei giochi e delle scommesse. Le aree di intervento sono numerose. Si occupa di traffici illeciti dei giochi: dalle sale bingo agli ippodromi, dagli apparecchi di intrattenimento alle scommesse clandestine. Controlla anche il regolare svolgimento delle gare e delle scommesse tramite reti virtuali.

Liceo scientifico Gaspare Aselli di Cremona. Classe 1^E a.s. 2010/2011

GLI ARTIFICIERI

Dal 1976 la Polizia di Stato si avvale di un proprio organico di artificieri antisabotaggio ai quali è affidato il compito di:
disattivare e neutralizzare gli ordigni esplosivi di circostanza, nonché di intervenire a seguito di avvenuta esplosione, per il rilevamento di tracce ed ogni altro elemento utile alla ricostruzione dei fatti ed alle indagini di polizia giudiziaria;
riconoscere, neutralizzare e/o porre in atto tutte le misure di sicurezza in caso di ritrovamento di ordigni esplosivi regolamentari e pirotecnici;
concorrere nelle attività di polizia giudiziaria e amministrativa, in ausilio ai reparti investigativi, per prevenire e reprimere reati commessi con armi, munizioni e materiale esplodente;
concorrere nelle attività di prevenzione (visite di personalità, manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale) e di ordine pubblico connesse con la specializzazione;
istruire il personale della Polizia di Stato alla prevenzione ed autotutela nell'ambito dei programmi di aggiornamento professionale disposti dal Dipartimento, in caso di segnalazione o rinvenimento di ordigno esplosivo di circostanza o regolamentare; verificare e/o distruggere materiale esplodente.
Liceo scientifico Gaspare Aselli di Cremona. Classe 1^E a.s. 2010/2011

POLIZIA FORESTALE


Il corpo forestale è un ramo della polizia di stato, si occupa della tutela dell’ambiente e della salvaguardia delle specie in via d’estinzione e si preoccupa, inoltre, dell’inquinamento degli ambienti naturali, gestisce i diversi parchi nazionali della penisola italiana, che ospitano specie protette come l’orso marsicano e il lupo della sila.

La polizia forestale si occupa anche di trovare una collocazione agli animali che vengono abbandonati in strada. Fra i suoi diversi compiti c’è quello di punire il bracconaggio.
È preposto all’indagine e alla repressione di tutti quei reati che riguardano l’ambiente( discariche abusive, traffico illecito di rifiuti, sversamenti illegali, inquinamento delle falde acquifere, incendi, abusivismo edilizio, esercizio abuso di cave), garantisce, inoltre, l’applicazione della convenzione di Washington che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate dall’estinzione, punendo reati connessi al traffico illecito di animali.
MEZZI IN DOTAZIONE
Il corpo forestale ha in dotazione elicotteri, aerei e autovetture adatte alle esigenze di questo lavoro. Aerei ed elicotteri fungono principalmente da mezzi di trasporto per l’acqua che serve per spegnere incendi, mentre altri sono dotati di cavi d’acciaio utili al recupero di persone disperse principalmente su alture.
Le autovetture, per la maggior parte jeep, sono adatte ad ogni tipo di terreno in modo da potersi spostare nei grandi parchi nazionali.
Liceo scientifico Gaspare Aselli di Cremona. Classe 1^E a.s. 2010/2011

lunedì 28 marzo 2011

Unità cinofila e polizia a cavallo

Antiesplosivo
In linea di massima il cane antiesplosivo non ha una grande stazza, ha un carattere molto pacato e non entra mai in competizione con gli altri cani. Deve poter mangiare cibo secco che, oltre ad essere la ricompensa alla sua attività, è anche l'unica forma di alimentazione che gli verrà somministrata.
 L'addestramento iniziale si basa sul gioco della ruota e serve per addestrare il cane alla discriminazione degli odori. Questo gioco funziona come una giostrina che gira, fissata sul terreno, i cui raggi hanno all'estremità dei contenitori con sostanze impregnate di odori cosiddetti "distrattori" come quello di pasta di acciughe, dentifricio, shampoo o cibo in genere. Questi odori considerati "negativi" vengono mescolati con quelli "positivi": circa 20 sostanze base utilizzate per la preparazione di ordigni esplosivi. Con la combinazione di queste sostanze si possono creare fino a 19 mila ordigni.
Se il cane fiuta l'esplosivo mentre la ruota gira si siede, aspettando la ricompensa: le crocchette di cibo. È il segnale per il conduttore che qualcosa non và. Il cane viene alimentato durante l'addestramento con circa 100-120 razioni di croccantini al giorno che in termini tecnici si chiamano "ripetute" e sono elargite ad ogni ritrovamento. Il "condizionamento operante" in questo caso associa l'esplosivo con il cibo. La stessa prova viene ripetuta anche sul muro per abituare il cane a fiutare a diverse altezze. Tra le razze canine, il Labrador è considerato il "naso" per eccellenza per la sua capacità di fiutare gli esplosivi.
Prevenzione, tutela, ordine pubblico e polizia giudiziaria

Il cane impiegato nei servizi di polizia giudiziaria e ordine pubblico è ubbidiente al conduttore, ha una tempra molto forte e un carattere dominante. Inoltre deve essere giocherellone, ma è importante che sappia mantenere freddezza e distacco anche nelle situazioni più critiche, viste le tipologie di impiego. Sono cani con carattere dominante, forte e impavido. Sono impegnati nel controllo del territorio e in attività dove è importante mantenere sangue freddo e obbedienza al conduttore. Purtroppo il loro servizio in polizia è il meno duraturo, al massimo 8-9 anni, perché si svolge spesso tra la folla, al freddo, sotto la pioggia e in situazioni piuttosto critiche. Alcuni cani in servizio di ordine pubblico perdono l'udito per l'esplosione di bombe carta allo stadio o sviluppano fobie provocate da sassaiole nelle manifestazioni. I cani impegnati in servizi di polizia giudiziaria che spesso sono chiamati durante le operazioni di controllo del territorio a saltare nelle auto, possono avere problemi alle zampe posteriori.
Antidroga

A differenza del cane antiesplosivo che si siede quando fiuta qualche ordigno. Il cane antidroga, in presenza di sostanze stupefacenti, scava animosamente fino a scovarle, anche se sono nascoste nei posti più impensati, come serbatoi di benzina o assi di trasmissione dei Tir. L'imprinting è lo stesso dell'addestramento antiesplosivo e le sostanze stupefacenti usate per abituare il cane sono cinque: all'inizio hashish e marijuana, successivamente anche ecstasy, eroina e cocaina.( La droga utilizzata in minimi quantitativi, viene chiusa in un sacchetto di tela fitta e poi inserita in una pallina o in un altro gioco per il cane. Questi giochini vengono nascosti nei posti più impensati come la carrozzeria e i sedili delle autovetture o i mobili, ma il cane farà del tutto per scovarli. La conquista della pallina ad ogni costo è per il cane un gioco, ma è anche il modo per rendere felice il suo conduttore. )
Ricerca e soccorso pubblico
I cani per la ricerca e il soccorso pubblico sono abituati a camminare molto sui terreni più impervi e non devono avere una grossa stazza. Il cane per la ricerca di persone e per il soccorso pubblico viene addestrato annusando in aria e non a terra per individuare l'odore umano, riuscendo a discriminare tutte le altre particelle di odore che ci sono nel luogo della ricerca. Il cane deve essere molto motivato nella ricerca, perché lungo il percorso potrebbe essere distratto da altri odori come quello di cibo, funghi, frutti o l'odore di altri animali se, per esempio, si trova in un bosco. La determinazione è motivata dalla gratificazione del suo conduttore quando riesce nell'impresa. Il cane per la ricerca e il soccorso pubblico lavora molto d'istinto e in forte cooperazione con il conduttore. I cani impegnati nel soccorso pubblico non devono avere una grossa stazza, l'importante è che siano agili. Possono essere pastori tedeschi o border collies.
Polizia a cavallo
La Polizia a cavallo può vantare una lunga tradizione
storica; è infatti il più antico Reparto organico ad inquadramento diretto della Polizia.
La sua storia si snoda attraverso le più importanti vicende del nostro Paese e l'origine stessa rimanda addirittura all'impresa di Giuseppe Garibaldi.
Seguì un periodo di codificazione e regolamentazione per la Polizia a Cavallo di stanza in Sicilia, fino all'emanazione del R.D. 27 marzo 1877, e l'adozione dell'uniforme risorgimentale.
Le due guerre mondiali e le conseguenti trasformazioni sociali
comportarono una drastica riduzione del Corpo, tanto che nell'ultimo dopoguerra rimase attivo un solo Squadrone di Guardie di Pubblica Sicurezza a Cavallo, con sede a Roma e un distaccamento a Napoli.
Detto Squadrone fu elevato dapprima al rango di Gruppo e poi a quello di Raggruppamento, fino alla concessione nel 1965 dello Stendardo Nazionale, che viene tuttora custodito presso il Comando del Centro di Coordinamento per i servizi a Cavallo della Polizia di Stato


Liceo scientifico Gaspare Aselli di Cremona. Classe 1^E a.s. 2010/2011